Frasi base di portoghese per sopravvivere a Lisbona

Guida alle frasi base di portoghese più utilizzate, per partire con il piede giusto e iniziare fin da subito a comunicare con gli abitanti di Lisbona

Se hai letto il primo articolo del blog su 10 motivi per vivere a Lisbona, e magari ti sei convinto a partire per questa meravigliosa città, di sicuro avrai pensato: ma che lingua è il portoghese? È difficile da imparare? Le persone parlano inglese? 

Innanzitutto, se non lo sapessi, il portoghese è la sesta lingua più parlata al mondo per numero di parlanti nativi, essendo la lingua ufficiale del Portogallo, ma anche del Brasile e di tanti stati africani (Mozambico, Angola, Capo Verde etc.…). Quindi imparare il portoghese è sicuramente un investimento, per le opportunità lavorative a cui ti darà modo di accedere.

Riguardo alle altre domande, puoi stare tranquillo: i portoghesi parlano mediamente bene l’inglese, sicuramente meglio di un italiano medio. Inoltre, essendo il portoghese una lingua latina, molte parole ti sembreranno familiari, e alle brutte, se parli piano in italiano è molto probabile che riuscirai a farti capire. Ma se vuoi iniziarti fin da subito a integrare un po’ in questa nuova cultura, perché magari vorresti lavorare in Portogallo, continua a leggere per scoprire le frasi base di portoghese (e la loro pronuncia) che ti daranno una marcia in più per tuffarti immediatamente nella tua esperienza a Lisbona. 

1. Non parlo portoghese

Fondamentale, specialmente all’inizio! Si dice “não falo português” (nao falu purtughésh). Già da questa espressione, è facile intuire che i suoni portoghesi siano molto chiusi e prevedano l’uso di nasali, quando c’è la tilde, cioè quell’ondina sopra la lettera. Potrai aggiungere “Sou italiano/a” e chissà che l’interlocutore sappia qualche parola d’italiano e possa venire in tuo aiuto.

2. Salutare ed esprimere gratitudine

Le prime espressioni che si imparano in ogni lingua riguardano i saluti e le forme di cortesia.

In portoghese, come in italiano, si alterna un registro formale e uno informale, a seconda dell’interlocutore al quale ci si rivolge. Per dare del tu, si usa “tu”, per dare del lei, si usa “você” (si pronuncia “vosé”).  Il saluto informale equivalente al nostro “ciao” è “olà”, per quando ci si incontra mentre  quando ci si congeda si usa “adeus” (adeush). Venendo invece ai saluti formali, buongiorno si dice “bom dia”, mentre da dopo pranzo, per tutto il pomeriggio e la sera di usa “boa tarde” e dopo cena “boa noite”.  Per ringraziare, se sei un uomo dici “obrigado” (ubrigadu) e se sei una donna “obrigada” (ubrigada). Prego è “de nada”.

3. Presentarsi

Se il nostro desiderio è di lavorare a Lisbona, o se più semplicemente vogliamo evitare di dare subito una brutta impressione, ecco degli utili consigli quando dovete presentarvi davanti agli altri.

Quando s’incontra qualcuno che non conoscevamo, possiamo chiedere “Como te chamas?” (comu te sciàmash) e rispondiamo “Chamo-me…” (sciàmume…)con il nostro nome. Una volta che si è fatta la presentazione, possiamo completare con “Muito prazer”. 

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4. Ordinare al bar

Niente dà più soddisfazione di riuscire a ordinare qualcosa al bar in una lingua nuova. È questa la prova del nove per vedere se i locali ci capiscono! Quindi, se vuoi ordinare una birra, basta dire: “Uma cerveja por favor” (uma servèja purfavòr), o per ordinare un espresso “uma bica por favor”. Per chiedere il prezzo, si usa “quanto custa?” (quantu cushta).

5. Chiedere indicazioni

Niente di più facile che perdersi per le stradine di Lisbona. Certo, usare Google Maps è una bella comodità, ma se vuoi scoprire la tua nuova città alla vecchia maniera, perché non buttarti e chiedere direttamente a qualcuno del luogo? Sarà sufficiente domandare: “Onde fica…?” (“ficar” significa essere, restare o diventare) e completare con il nome della rua (via) o della praça (pràssa), cioè piazza, che stai cercando. Per dire destra, si usa “direita” e per dire sinistra “esquerda” (shquérda).

6. Scusarsi 

In italiano diciamo scusa/scusi, sia che si tratti di fermare qualcuno per chiedere informazioni, sia per esprimere un dispiacere. In portoghese è la stessa cosa. Si usa “desculpa” per dire “scusa” e “desculpe” per dire “scusi” (deshculpa/deshculpe). Per dire “mi dispiace”, quando si esprime dispiacere per la situazione altrui (ad esempio un lutto), si usa “sinto muito”.

7. Parlare di sentimenti

Sarà l’atmosfera magica di Lisbona, ma in una città così affascinante, ti potrà capitare di innamorarti, che in portoghese si dice “apaixonar-se” (apaisciunàrse). In un frasario portoghese degno di questo nome, non può mancare il lessico dell’amore. Quindi per dire “mi piaci”, si può usare “gosto de ti” (goshtu de tì) e “ti amo” diventa “amo-te” (àmute).

8. Modi di dire ed espressioni intraducibili 

Il modo migliore per terminare questa guida alle frasi base di portoghese non può che essere una carrellata di espressioni idiomatiche che racchiudono l’anima più giocosa e profonda di una lingua. Ecco alcune delle nostre preferite, accuratamente selezionate per te:

Ver tudo azul (lett. “vedere tutto azzurro”): essere un sognatore, un ottimista

Pateta alegre: una persona immatura e irresponsabile, ma felice. Un tontolone, diremmo noi

Estar constipado: avere il raffreddore (e non come pensavi !)

Ter borboletas na barriga (letteralmente: avere le farfalle nella pancia), è l’equivalente delle nostre farfalle nello stomaco, quando ci s’innamora

Ter saudades: avere nostalgia. La “saudades” è il sentimento lusitano per eccellenza e indica una nostalgia verso una persona, una situazione, un luogo, lontani nel tempo o nello spazio. 

Di sicuro quella che si prova lontani da Lisbona, una volta dopo essersene innamorati.

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